Yale: Beinecke MS 946 Place Names Identified

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P. 11 La / luna /e/ tra pianeti il piu sottano et che piu rata compie suo giornata suo cielo e trasparente et fanno come son gli altri onde non /e celata la vista si che si riguardi invano per tutte infino alla specra stellata per chi a dilecto rimirar im quelle chiari pianeti et rilucente stelle.

Ma llo suo corpo io dico della luna perche solido et denso et non traspare quando ello s'interpone im parte alcuna tra 'l / sole et noi per linea ritta uguale sotto e suoi et raçi ci si mostra bruna ma / a noi no li lascia trapassare et tale eclis /e quando /e/ compiuta di vechia in nuova in quel punto si muta.

Sança lume da se mutata scura quanta ne vede il sole tanta n'acende per questa /e variabil sua figura perche tra su et giu meça risplende et quante piu distante sua misura dal sole tanto ogni di piu lume rende sopra la terra et quando si rapressa ogni di scema suo lume da essa.

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P. 12 Et quando / el e/ per dritta opositione dallo spechio del sole /e piu lontana convien che si dimostri obscuratione se im quel punto /e/ a noi sovrana et tale eclisse [corr.: "d" partially deleted and "l" added to give "eclisse"] acade per cagione che lla terra si truova allor mezana tra llei et il sole e perche ll'e magiore i raçi di pasar non an vigore

Sopra a tutti gli omori a molto affare in tutti gli animali et nelle piante et nel suo crescere et nello scemare da/ força o deboleça a tutte quante in essa molto si / de raguardare chi e de corpi infermi medicante et di molti si vede la ragione che mancan nella sua consumptione.

Ne/ corpi humani ove /a/ dominatione pigra influençia et molle / c'e basso ingegno mutabile et volante conditione gente da non fidarsene col pegno sança fermeça et con poca ragione se l'animo vorra seguire il segno cor femminile e non sa che si voglia et di cio che gli avien senpre fa doglia.

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P. 13 O virtu somma che in te sempre stabile a ciascum ciel singular moto desti ebbon la tua sapientia ineffabile diversa via a ciascum concedesti em perpetuo com pacto durabile a ognium sua leggie mantener volesti questa concordia si maravigliosa trapassa nel pensier ogni gram cosa.

Con questa si governa la natura producendo le cose diferenti onde /e dissimigliante ogni figura d'uomini et donne con vari accidenti chi di cose alte et chi di basse a cura chi piu veloci et chi com passi lenti chi arme et chi scientia et chi pastore et / chi / a un'arte o altra pone amore.

Di quinci vien che un tempo e carestia un altro /e guerra et un altro /e divitia quando fia pace et quando fia moria quando fia duolo et quando fia letitia si come qual pianeta a signoria sentira il mondo piu bene o malitia et secondo ove / la / influença cade fie piu /o/ meno in diverse contrade.

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P. 14 Quinci vengono e caldi stemperati quince gran sechi e quinci le gram piove quinci i gram freddi et caldi ismisurati quando in alcuno paese et quando altrove io dico quando e/ passa e modi usati ragionando secondo il tempo e 'l dove di tutte queste passion sicura et l'anima si segue suo natura.

L'anima nobile bella e perfecta imago et simigliantia del maestro se in queste alte cose si dilecta non prendera gia mai camin silvestro et facciendo cosi vivera necta et collocata fia dal lato destro chiamata a poseder l'eterna pace perche volle seguire la via verace.

Et sopra tutti i cieli andra volando piena d'amore et piena di dilecto et nel divino spechio contemplando ara piena notitia nel cospecto di quelle cose che quagiu mirando d'intender pati alcum difecto contenta d'ogni suo sancto disio ringratiando eternalmente iddio.

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P. 15 DI TE signore superno abian parlato Et de tuoi celi et di lor influença Quanto per gratia ce n'ai dimostrato or piaccia alla benigna tua clemença mostrarci gl'elementi et il lor stato e lle stagion dell'anno e llor semença lor qualita e llor generationi e de corpi mortali loro comprexioni.

Tu co misure gl'elementi leghi suo termine a ciascuno ai stabilito et l'uno dall'autro chiaramente spieghi il fuoco e/ primo nel piu alto sito non conceduto a lui che giu si spieghi ma per quanto puo /e/ salito la sua spera e sotto il ciel della luna et qui non a in se misura alcuna.

La vista humana veder non potrebbe perche piu che l'aria egli e purissimo ma chi visa presassi il sentirebbe il suo caldo suo cocente e ardentissimo ogni cosa leggier vi passerebbe sança violentia perche /e/ sottilissimo poi sotto lui e lla spera dell'aria la / quale e molto et suo termine varia.

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