Yale: Beinecke MS 946 Place Names Identified

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P. 3 terzo

Al padre al figlio allo spirito sancto per ogni secolo sia gloria et honore Et benedetto sia suo nome quanto tutte le creature anno valore laudato et ringratiato in ogni canto com pura mente et con divoto core et confessato sia la sua bontade pieta misericordia et caritade.

Dolce signiore apri le labra mia illumina il mio cor colla tua luce e lla mia bocca anuntii le tue vie piene di lode et sia sempre mia duce allo aiutorio mio intende et sie colla tua gratia che 'l mondo conduce e 'l mie dir sia consolation con fructo di tutti quegli che intendon tale costructo.

A ogni cor gentile et mente pura che desidera intendere la ragione colla quale si governa la natura da um principio ch'e prima cagione et donde a l'essere ogni creatura et di lor qualita et conditione di cio legiamo in versi sequenti chiamando iddio et coll'animo attenti.

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P. 4 Omnipotente dio padre et signiore o somma sapiençia o verbo eterno che fusti in carne nostro redemptore o spirito sancto amor superno o vera trinita vero splendore sol uno idio vero et sempiterno o creatore de l' universo mondo principio et fine altissimo et profondo.

Ne lalto impireo celo com ferma essentia comandi et volgi et reggi il firmamento lo quale ci mostra la tua gram potentia pello suo smisurato abracciamento cognioscisi infinita sapientia a riguardare il grande adornamento per noi creasti a celo tanto splendore et qui si intende lo infinito amore.

La sua grandeça passa ogni intellecto la sua velocita vie piu transcende quanta belleça et di quanto dileto si vede in esso chi col cor attende veramente a cosi alto rispecto l'alma gentile d'amore tutta saccende disiando potere salir a quelle nobile creature et chiare stelle.

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P. 5 Veggio la stella in su che il primo gira con quelle sette et due che van dintorno la quale per nicista molto si mira da navicanti quando manca il giorno chi la cercasse et trovar la desia l'ochio suo guardi la boca d'un corno chi piu s'apressa a vedere supine piu freddo sente et ghiacciato confine.

Dalla opposita parte e l'autro polo simile a questo freddo di natura che non si puo mirare da nostro suolo perche tra noi e quella grande arsura la quale /e/ sempre sotto um cerchio solo che fa la nocte e 'l di d'egual misura tra questa calda e lle due fredde zone sono i luoghi habitanti et le persone.

Dentro a si fatta et tale circumferençia di stelle sono u numero infinito et ciascuna producie sua influentia ne corpi humani et nel terresto sito benche di poche se n'abbia scientia perche sovente rimane smarito che da giudicio di cose future perche di tutte non sa lor nature.

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