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Di sotto al nilo miglia settecento
et piu che / la meta sabbione et / rena
paese adusto per lo caldo vento
et non v'e acqua che surga di vena
poi e/ un monte dumila trecento
che volgarmente si chiama carena
et e/ d'alteça molto smisurato
et / nelle storie athalante chiamato.

Dal monte al mare /e l'aria temperata
che venti adusti non posson passare
en certe parte e/ men d'una giornata
et dove due tre o quatro presso al mare
e questa parte e assai populata
et buon terren pomati a fructare
in sulla cima per la grande altura
il piu del tempo e/ neve e / gran fredura.

Di la dal monte sono idi roventi
popoli radi e sterile terreno
torrida çona et per li sechi venti
di venenose ferucole pieno
et della terra omai sian contenti
e a contar la marina verreno
coll'aiuto di dio che ci el dimostra
el quale e/ stato et fia la guida nostra.

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