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PA[tab]XXX{/tab]
studienti Ildetto giovane allora riccho pero chel pa-
dre et lavolo per artificio et mercatantia erano
facti cittadini difirenze et divenuti ricchi et per
questo superbetto uno giorno hebbe meco turbatione:
et nella sua ira disse ame etipare essere molto nobi-
le perche tu sia daCastiglionchio Io emiei maggiori
siamo cosi nobili come te et etuoi: Et prima fumo
di quello luogo chetu /o/ tuoi maggiori. Io punto da
iovenile turbatione come meglio informato dilui
dissi. Tu di vero che prima fusti diquello luogo, pero-
che quando imiei progenitori comperarono quello
luogo conperarono conesso etuoi antichi et progeni-
tori per fedeli et vaxalli come mostrare tiposso
per publico istrumento: Appara adunque dissi Io allui
asapere che non ogni anticho e nobile pero che tan-
to puo essere antico ilvaxallo quanto ilsignore: pero
che none signore sanza servo, ne servo sanza signore,
altro /e/ adunque essere antico nella servitu: altro /e/
essere antico nella signoria. Allora ildetto giovane
punto quasi davenenato ferro arrossito perlapresen-
za de compagni adolorato, quasi muto tacette. Et al-
lora niente replico diche inverita dipresente
io fu pentuto daverlo si forte ferito: Et ricordommi
diquello antico decto di Terentio philosopho Chidice{[?] al poeta Terentio}
quello che non debba ode quello che non vuole. Ma loda
diquesto habbia idio chelgiorno sequente ildetto gio-
vane solo verme ame nella mia camera et humile
et honesto sedendo meco disse inquesto effecto. Tu sai
leparole le quali ieri furnono trate et me, delle quali
io mipento et chieggiotene perdono: ma bene tipriego

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