Mapping La Sfera

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Pages That Mention Savasto

Kenneth Spencer Research Library, Pryce MS P4 Place Names Identified

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P. 34 Dallaltra parte par che persia sia Illito di quel mare di mezodi E da ponente verso la turchia E la gran terra e ricchia del tauri Dala quale adamasco e tanta via Quanta da tribisonda insino alli Che son da venti giorni e nel suo dima Savasto anchona et firençe sadima Poi son montagnie che per gran paese Stendonle braccia e son di grandaltura Famose et in scriptura e poco intese Che di saper lagiente apoca cura Onde esco noi granfiumi ove si provese Antichamente la giente pura Essere il paradiso di dilicia Perche li la terra dimostra divicia Di tucti glielementi sommamente Edomni posa molto bene dotata Intorno domne parte parimente Dimolte bone terre circundata Edisopra sta da tucte eminente Che tucto il mondo dintorno segniata Dicio chessi potesse ymaginare Questo paese solea habondare

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Yale: Beinecke MS 946 Place Names Identified

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P. 34 Da / l'autra parte persia par che sia et il sito di quel mar da / meço di e da ponente verso la turchia e la gran terra richi del thauri dalla quale a domasco e tanta via quanta da tribisonda fino alli che sono da / venti giorni e nel suo clima savasto ancona et firençe s'adima.

Poi son montagne che per gram paese stendon le braccia et sono di grande altura famose in iscrittura et poco intese che di saper la gente a poca cura onde escon e gran fiumi ove si prese anticamente per la gente pura essere il paradiso di deliçia perche e/l'e tterra di molta letiçia.

Di / tutti gl'elementi sommamente et d'ogni cosa molto ben dotata intorno d'ogni parte parimente di molte buone terre e collocata et di sopra da tutte sta eminente che tutto il mondo dintorno si guata di cio che si potesse imaginare questo paese soleva habundare.

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P. 49 Quest'altra bocca a di largo due miglia et / venti ad aquilo dura il canale et giugne al mar magior ove si piglia seguendo il lito verso orientale una costiera novecento miglia che 'nsino a trebisonda son sue scale carpi poi pontarachia et samastoe castelle sinopi et simissoe.

Et son dall'una all'autra miglia cento una per altra et qual meno et qual piu cosi dall'autro mare anche secento son dalla iaza insino a rodi giu et dall'um mar a l'autro quattro cento et questo quadro anticamente fu detto asia minor et dentro a se avea molte provincie et molti re.

Nel / capo qui d'esso quadro sta il monte thauro che e molto nomato il qual dua corna ver ponente fa che / veggian lungo l'uno et l'autro lato nel meço d'esse e oggi gram cipta savasto ove il gram turco sta honorato al par di semisso da tramontana e quasi al tarso di meridiana.

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BnF. Bibliothèque de l'Arsenal. Ms-8536

70v
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p. 31/ f. 70v

¶ Da l'altra parte persia par che sia El dicto di quel mare e meço di E da ponente verso la turchia [marginal rubric: Tauris ] E la gran terra richa di thauri Da la qual a damasco -e- tanta via Quanto da tribixonda insino a li Che son da vinti giorni e nel suo clima Savasto anchona firençe si dima

¶ Poi son montagne che per gram paese Scendon le branche e sum di grande altura Famose in iscripture puoche intese Che di saper la gente a puocco cura Und'escono i gran fiumi ove si prese Antichamente per la gente pichura Esser el paradiso de dilicia Perche le [corr: orig. "la", erased and changed to "le"] terra di molta divitia

¶ De tuti li elementi summamente E d'ogni cossa molto ben doctata Intorno d'ogni parte parimente Di molte terre bene circumdata Di sopra da tute sta eminente Che tuto 'l mondo d'intorno si guata Di cio che si potesse immaginare Questo paese soleva habundare

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p. 46/ f. 78r

¶ Quest'altra bocca ha di largo due miglia E venti ad aquilone dura 'l canale E giunge al mar magiore dove si piglia Segondo il lito verso orientale Una costiera novecento miglia Che'nsino a trabisonda sum sue scalle Carpi poi penderachia e samastoe Castelle senoppi -e- Simissoe

¶ E sum dal'uno al'altro miglia cento Uno per l'altro e qual men e qual piu Cusi dal'altro mare anche sum cento Sum da la Jacia insino da rodi giu E dal'un mar al'altro quatrocento E questo quadro antichamente fu Dicto asia minor e dentro a se Havea molte provencie e multi Re.

¶ Nel capo quasi d'esto quadro sta Il monte thauro ch'e molto nominato Il qual due corna ver ponente fa Che vegon lungo l'uno e l'atro lato Nel meço d'epso e ogi gran cita Savasto ove'l el gran turcho sta honorato Al pori di simisso da tramontana E quasi al tarso da meridiana

[image, top and right margins and bas de page: Map of the southeastern Black Sea coast. Ocean painted aquamarine with wave pattern in grey, and a small, red horseshoe-shaped island at top. Bas de page, on a tributary flowing leftwards from the waters: a fortified city surrounding a church, all tinted reddish-brown with blue roofs and domes with yellow-tinted crosses. Below the city, in alternating red and blue, a caption proclaims (label: CONSTANTINOPOLI); above the dome, in red ink: (label: Sancta sophia). To the right, on the coastline, (label: Costantinopoli) and (label: perra) are given in red ink. Location names along the fore-edge coastline, in red ink (from upper margin, clockwise): (label: Peccionda), (label: Savastopoli), (label: Fascio), (label: Lovati), (label: trabisonda), (label: Chirizonda), (label: Vatiza), (label: Simissoe), (label: Sinopi), (label: Chastelle), (label: Samastoe), (label: pendarchia), (label: Tarpi), (label: nichomodia).]

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